| ehehe ragazze/i ecco a voi il nuovo pezzo della mia ff... con lui si conclude il primo capitolo... (attenzione pezzo romantico e strappalacrime, la direzione consiglia alle lettrici una buona scorta di fazzoletti. la direzione nn risponde di eventuali allagamenti XD)
RAF POV Stavo volando verso il limite della città, verso i raggi del sole. C’era solo un posto impregnato davvero della sua essenza. Era diventato il nostro posto dopo che lì ci eravamo quasi dati il nostro primo bacio. Era accaduto molti mesi fa, all’inizio dello stage. I nostri professori ci avevano sottoposto alla prova “vita da terreni”. Durante quella prova ce ne erano accadute di tutti i colori, da hot dog avariati a go kart fuori controllo. Ed era stato proprio per colpa di quei go kart che io e Sulfus ci eravamo ritrovati da soli su una spiaggia al tramonto, incapaci di fermare i nostri sentimenti. E proprio quando eravamo ad un passo dalla strapiombo erano arrivati cox e basilisco a fermarci. Una parte di me ne era contenta, anche se poi il sacrilegio si era compiuto comunque, mentre l’altra parte, più grande e rumorosa della precedente, protestava a gran voce per quell’intrusione indesiderata. Sospirai e scossi la testa, nel tentativo di schiarirmi le idee, tanto il passato non si poteva cambiare. Guardai il cielo. Il sole ormai non era tanto lontano dall’orizzonte e i suoi raggi dorati cominciavano a colorare le nuvole. Era più tardi di quel che pensassi, dovevo sbrigarmi se volevo tornare a scuola prima del coprifuoco. «speed fly» urlai e mi lanciai in volo ancora più velocemente. Ci misi poco più di due minuti a quella velocità per arrivare. La spiaggia si stagliò davanti a me, bella esattamente come la ricordavo. Posai i piedi sulla sabbia e mi avvicinai al bagnasciuga. L’aria era calma e tranquilla e il sole aveva cominciato a immergersi nelle onde del mare, colorando di rosso e arancio le nuvole che solcavano il cielo. Era uno spettacolo che mozzava il fiato. Per un momento, sentendo la serenità che spirava da quel luogo, mi sentii in pace con me stessa. Ma fu solo un attimo. Sospirai mentre i ricordi tornavano ad avvolgermi, tutti i ricordi incentrati su me e Sulfus, dalla nostra prima sfida, quando avevamo violato il VETO per la prima volta, al nostro bacio e a tutti gli scontri contro Reina, che ci avevano unito ancora di più. Sentii le lacrime scivolare sul mio viso e me lo presi fra le mani. Non riuscivo a sopportare di separarmi da lui. All’improvviso due braccia forti mi avvolsero e mi strinsero contro qualcuno. Il suo profumo invase le mie narici, facendomi andare il cuore a mille e mandandomi in iperventilazione. Ma non osavo voltarmi. Sentivo il suo respiro caldo sul mio collo. «non piangere Raf», mi disse lui con voce bassa e dolce. Mi voltai e lo abbracciai a mia volta, seppellendo il viso nel suo petto. Lui invece, premette il suo viso sui miei capelli. «Sulfus», sussurrai, e lui strinse ancora di più la presa. Alzai il viso e lo guardai negli occhi. Per la prima volta da mesi, mi sentii di nuovo completa, integra, come se le settimane di dolore appena passate fossero state solo un brutto sogno. Sentii il miracolo delle sue braccia calde e dei suoi occhi fissi nei miei e, finalmente, mi sentii a casa. «come mai sei qui?», gli chiesi con voce che tremava dall’emozione. Lui mi sorrise dolce e mi accarezzò piano una guancia. «direi lo stesso motivo per cui sei qui anche tu no?». Ah la sua voce, i suoi occhi, il suo profumo… mi sembrava di vivere un sogno, era così tanto tempo che non mi concedevo il lusso di stare un po’ con lui che adesso mi sembrava di galleggiare su una nuvoletta rosa. No, ritorna con i piedi per terra Raf, urlò il mio lato pratico e razionale; ricordarti che da domani sarete separati per sempre, e poi non credo che ti voglia parlare dopo come l’hai trattato. Questo pensiero mi provocò una fitta di dolore al cuore. Era vero, il modo in cui l’avevo trattato era orribile, anche se l’avevo fatto solo per proteggere me stessa, nonché tutti noi. Ma ora era li con me. Gliela dovevo una spiegazione, soprattutto volevo sapere se qualcosa era cambiato. Sicuramente sì, mi disse il mio lato realista, ora deve per forza odiarti. Il dolore si fece ancora più acuto. Mi staccai bruscamente da lui e mi voltai verso il mare, dandogli le spalle, mentre le lacrime mi scendevano di nuovo sul viso. Non potevo sopportare di vedere nel suo sguardo il disprezzo che sicuramente vi avrei letto. «Sulfus», gli chiesi con voce tremante; anche se mi faceva paura sapere, dovevo andare avanti, «tu mi odi per quello che ti ho fatto? Capirò se mi risponderai di sì». Il suo respiro inchiodò e poi riprese più veloce di prima. Esitò prima di rispondere e io sentii il mio cuore sprofondare. Era chiaro, ormai l’avevo perso, per colpa delle mie stupide paure e della mia arroganza l’avevo perso. Lui fece per dire qualcosa ma io lo bloccai. «il tuo silenzio vale più di mille parole». Detto questo stavo già per prendere il volo, ma la sua mano si chiuse sul mio polso, costringendomi a voltarmi verso di lui. In un lampo mi ritrovai fra le sue braccia, i suoi occhi erano ardenti come fuoco, a pochi centimetri dai miei; erano talmente intensi da darmi le vertigini. «odiarti?», mi chiese lui con un sussurro roco, in un misto di sorpresa, rabbia ma soprattutto desiderio, «Raf io non potrei odiarti neanche se volessi. So perché mi hai tenuto lontano da te, so perché non mi hai più permesso di starti vicino e capisco perché l’hai fatto. Anch’io ho paura di quello che potrebbe succedere, ma non ho intenzione di fermarmi solo perché qualcuno dice che è sbagliato». Lo guardai stupefatta, non l’avevo mai sentito parlare così, con così tanta determinazione e dolcezza. Mi persi nei suoi occhi e lui nei miei e poi pronunciò le ultime parole che mi sarei mai aspettata di sentire da lui. «Raf io ti amo, e ti amerò per sempre, succeda quel che succeda». Mi lasciò senza fiato, più che per le parole, già di per se stupefacenti, per il tono di voce con cui le aveva pronunciate; una voce carica di affetto, tenerezza ma soprattutto amore. Non avevo bisogno di altre prove del suo amore verso di me, le avevo avute già tutte dal suo sguardo. Gli saltai praticamente addosso, seppellendo il viso nel suo petto, e scoppiando in lacrime di felicità. Lui sotto di me scoppio a ridere e, felici come non mai, cominciammo a rotolarci nella sabbia. Poi lui mi porse la mano e ci rialzammo. Posai lo sguardo su di lui e ricordai cosa la mia mente, per la felicità del momento aveva rimosso; il momento, ormai vicino, della nostra separazione. Lo guardai straziata. Anche se ora eravamo insieme, domani non lo saremmo stati più, non serviva a niente parlarne ora, ci avrebbe solo fatto stare peggio dopo. «che succede Raf?», mi domando Sulfus abbracciandomi, notando la mia espressione di dolore. Nascosi il viso nel suo petto. «Sulfus forse ora siamo insieme ma domani saremo divisi per sempre. Cosa faremo quando arriverà il momento di separarci? Non possiamo impedirlo e fare così adesso ci farà solo stare peggio dopo». Lui mi strinse di più a se. «anche se verremo separati, troveremo il modo per stare insieme, per vederci. Ci riusciremo in un modo o nell’altro». Quanto vorrei poterci credere; ma so che non sarà possibile, non voglio farmi illusioni. Lo guardai negli occhi e annuii. Non volevo rovinare i nostri ultimi attimi insieme, volevo passarli con lui in serenità. Mi asciugò dolcemente le lacrime dalle guance e mi sorrise dolce. Poi all’improvviso si staccò. Lo guardai male. Non volevo che si allontanasse. Lui ridacchiò alla mia occhiataccia. «ho una cosa per te. Te lo volevo dare prima ma…». Non finii la frase sembrava imbarazzato, le sue guance erano rosse. Rosse?! Un devil che arrossiva? Per giunta Sulfus?! Il mondo doveva essere vicino all’apocalisse. Mi si avvicinò e si chinò vicino al mio orecchio. «chiudi gli occhi», mormorò emozionato. Il respiro mi provocò dei brividi lungo la schiena ma obbedii. Lo sentii tirare fuori qualcosa dalla tasca. Andai in iperventilazione. Non sapevo perché ma ero talmente emozionata che mi sembrava di svenire. Sentii le sue bracciai intorno al mio collo e qualcosa di freddo posarsi sulla mia pelle. trasalii sorpresa e lo sentii ridere silenziosamente. Poi ritirò le mani. «aprili». Schiusi lentamente gli occhi e li abbassai. Mi portai una mano alla gola. Incontrai qualcosa di freddo, che sollevai per osservare meglio. Quando mi resi conto di che cos’era mi vennero le lacrime agli occhi per la felicità. Fra le mie mani si trovava un pendente d’oro a forma di cuore, che brillava alla luce del sole. Lo aprii e dentro vi trovai una foto di me e Sulfus abbracciati, che ci guardavamo come ipnotizzati. Ricordavo quella foto. Ce l’aveva scattata Uriè poco dopo il nostro sacrilegio. Ero da sola, lo avevo incontrato in corridoio, ma non volevo parlargli, perciò avevo abbassato la testa e avevo aumentato il passo. Ma mi ero tradita da sola; ero inciampata e, ironia della sorte, ero finita proprio addosso a Sulfus, che mi aveva sorretta senza pensarci due volte. I nostri sguardi si erano incrociati e ci eravamo persi l’uno nella sguardo dell’altro. Poi un flash. Uriè ci aveva sorpreso e ci aveva fotografato con la sua digidream. Inutile dire che l’avevamo rincorsa per mezza scuola per farcela dare. Guardai Sulfus commossa. Era un regalo talmente bello che mi aveva lasciata senza parole. «Sulfus io… non so cosa dire…» balbettai con la voce che mi tremava. «allora non dire niente», mi sussurrò lui avvicinandosi e abbracciandomi la vita. Io gli circondai il collo con le braccia, in quel momento non mi importava che quel momento fosse sbagliato, che io fossi un angel e lui un devil. I nostri volti si avvicinarono e, senza riuscire a trattenerci oltre, ci baciammo; un bacio prima leggero, delicato e poi all’improvviso forte e passionale. Infilai le mani fra i suoi capelli e lo strinsi a me, mentre lui affondava le mani nella pelle dei miei fianchi, facendomi rabbrividire di piacere. Non so per quanto tempo continuammo. Quando ci staccammo ci guardammo negli occhi. Non ci restava più nulla da dire. Poi ci voltammo, rimanendo abbracciati, verso il tramonto, facendoci da quel dolce suono che era il nostro amore. commentate!!!
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